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venerdì 11 dicembre 2009
Il Vangelo di Maria.
Il Vangelo di Maria si conserva in forma frammentaria, come il dialogo tra Gesù e i discepoli , i quali comprendono la discepola Maria, chiaramente Maria di Magdala o Maria Maddalena. Gli studiosi sono in contrasto circa la sua provenienza gnostica del testo. Nei frammenti dei testi, Maria è descritta come la discepola prediletta da Gesù, e destintaria degli insegnamenti che Gesù in persona gli comunicava. Andra e Pietro sono delusi dal trattamento speciale che Maria riceve. Nel Vangelo di Maria si comprende chiaramente che Gesù conosce bene la donna e che è tale la ragione per cui la ama più degli altri discepoli.
Le pagine iniziali sono andate perdute ma nei resti presentano Gesù che spiega la natura della salvezza, i discepoli- Maria in particolare racconta la propria visione dell'ascesa dell'anima.
Secondo il Salvatore il vero problema della gente non è commettere i peccati, ma quanto restare imbrigliati nella passione. Secondo Gesù questo è contro natura. Egli procede nel salutare i discepoli e con l'offrire loro la pace. Gesù afferma che il regno si trova all'interno della persona, qui afferma che il figlio dell'uomo è parimenti all'interno. Seguire il figlio dell'uomo equivale ad intraprendere un viaggio alla ricerca e il ritrovamento di sè stessi. Dopo tale affermazione è Maria stessa a estendere il messaggio con gli altri discepoli : la buona novella è trovare l'umanità propria e il diventare davvero umani. In una visione Maria dice di aver scorto Gesù che gli avrebbe detto che la visione non sia nè un esperienza puramente emotiva dell'anima, nè un ispirazione puramente spirituale proveniente dall'esterno. Una vera visione implica la comprensione della mente. Questa visione di Maria è andata in gran parte perduta, ma in ciò che rimane si descrive l'ascesa dell'anima oltre le potenze cosmiche e la liberazione dell'anima stessa, che liberata esclama:
" Ciò che mi lega è annientato; ciò che mi attornia è distrutto; il mio desiderio è andato; morta è l'ignoranza. In un mondo io fui liberata attraverso un altro mondo, e in un' immagine io fui liberata attraverso un immagine celeste. La pastoia dell'oblio è temporanea. D'ora in avanti io riposerò, attraverso il corso del tempo e dell'età, in silenzio" (16-17).
Leonardo Lovari.
Fonte: AltraNatura
www.altranatura.it
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D'allora in poi,anchìoriposerò,da sola,muta,in silenzio.
RispondiEliminaLa notte scelta per questo sar'a la Notte di Natale.
'e nuna decisione che voglio communicare a tutti attraverso questo blog,che il signor lovari tanto gentilemnte condivide con tutti noi.
Vi lascio un bel ricordo?
Prego Dio perch'e così sia.
Sar'a senza dolore.
'E la decisione ormai oresa,ed 'e irrevocabile.
Nina Maria Galantha
Rosario,Argentina,11 Dicembre 2009.
anno dell'infortunio.