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sabato 23 ottobre 2010

Google: i manoscritti del Mar Morto presto on-line

Un accordo con le autorità israeliane potrebbe consentire presto la libera disponibilità di questo monumento dell’archeologia

Google ha annunciato di avere in fase di avanzata realizzazione un accordo con l’ Authority israeliana per l’archeologia che prevede la possibilità di digitalizzare i manoscritti del Mar Morto, rendendoli disponibili on-line.
La collezione, uno dei monumenti più importanti dell’archeologia, consiste di 30.000 frammenti di documenti datati oltre 2000 anni fa.

I papiri, alcuni dei quali sono realizzati su pelli essiccate e misurano oltre 10 m di lunghezza, furono fotografati interamente per la prima volta nel 1950.
Nell’annunciare il possibile accordo, Shuka Dorfman, direttore generale della IAA, l’ha definito “una pietra miliare tra il progresso e il passato, con lo scopo di preservare, per le generazioni future, una eredità unica”.
Al di fuori dell’annuncio di un possibile accordo ufficiale, Google ha rifiutato di fornire altri particolari.
Secondo la comunità scientifica internazionale, i manoscritti del Mar Morto rappresentano una delle scoperte archeologiche più significative del ventesimo secolo. Il loro nome deriva dal luogo della scoperta, una caverna prossima alla depressione geografica e sono frutto di una serie di ritrovamenti successivi tra il 1940 e il 1950.
Importanti dal punto di vista religioso e storico, includono la più antica copia conosciuta della Bibbia ebraica e, secondo quanto accertato dalle ultime ricerche, sono stati scritti tra il secondo secolo prima di Cristo e il primo secolo d.C.
Per consentire la digitazione dei papiri, IAA utilizzerà una tecnologia di imaging sviluppata da MegaVideo. Questa tecnica di lettura include l’utilizzo di varie lunghezze d’onda e luce infrarossa allo scopo di preservare l’integrità dei fragili documenti ma anche di cercare di scoprire, se possibile, eventuali più vecchie documentazioni di possibili palinsesti.
Secondo indiscrezioni non confermate, il Google R&D Center starebbe già lavorando al progetto e al servizio di traduzione e bibliografia, che potrebbe rendere disponibile i documenti in diversi linguaggi.
Raffaello De Masi
http://www.techup.it/news/google_i_manoscritti_del_mar_morto_on_line-04084

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