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lunedì 28 giugno 2010

GUIDO MONACO: L'inventore delle note musicali.


Guido Monaco nacque fra il 990 e il 1000. Il luogo di nascita è una questione disputata: sono spesso indicate infatti Arezzo, Ferrara, Pomposa, Talla.

Guido Monaco era appunto un monaco benedettino e curava l'insegnamento della musica. Poiché aveva ideato un metodo completamente nuovo per insegnarla, suscitò invidie ma trovò protezione presso il vescovo di Arezzo Tedaldo (o Teodaldo), a cui dedicò uno dei suoi scritti: il Micrologo.

Ad Arezzo, fra il 1025 e il 1035, insegnò la musica e il canto per la Cattedrale. Ebbe modo di proseguire gli studi e giunse alla definizione della notazione musicale. Questa invenzione rivoluzionò il modo di insegnare, di comporre e tramandare la musica. Morì intorno al 1050.

Gli antichi non conoscevano una notazione musicale propriamente detta, limitandosi a indicare i suoni della scala diatonica con le prime lettere dell'alfabeto.

Nel Medioevo, a causa della crescente difficoltà nel memorizzare melodie sempre più lunghe ed articolate, nacque l'esigenza di "notare" sopra il testo da cantare alcuni segni (detti neumi) che aiutassero i cantori a ricordare la direzione (ascendente o discendente) della linea melodica.

Da questi embrionali aiuti mnemonici nacque a poco a poco la moderna notazione, le cui tappe storiche fondamentali sono l'introduzione del tetragramma (attribuita appunto Guido Monaco o Guido D'Arezzo), e la scrittura delle durate, (inventata da Francone da Colonia) ottenuta proporzionalmente, cioè non indicando la durata effettiva della nota, ma la durata di essa in proporzione alle altre dello stesso brano.

Oggi le note hanno l'aspetto di un cerchietto vuoto o pieno, su cui si innesta un gambo (piccola asticella segnata sotto o sopra la nota) e le eventuali code, utilizzate per segnare i valori più piccoli (cioè le duratte più brevi).

Fonti:http://www.informagiovani-italia.com/guido_monaco.htm

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