Da " Repubblica cronaca di Torino"
Rapisce le due figlie, arrestato in Perù
di Federica Cravero
Separato, sparì dopo una vacanza: in tre anni neanche una telefonata alla madre
Una gioia incontenibile, arrivata alla fine di una vicenda giudiziaria internazionale: erano tre anni che due bambine torinesi, che adesso hanno 7 e 9 anni, non vedevano la madre e nemmeno le potevano scrivere o telefonare. Da quando il loro papà, Alberto M., 43 anni, che si era separato dalla mamma e vive in Perù, le ha portate con sé oltreoceano per le vacanze dell´estate del 2006, come previsto dall´affidamento congiunto del tribunale. Ma invece che riportarle in Italia alla fine di agosto, le ha tenute con sé. Ed è letteralmente sparito dalla vita della donna, Michela V., seguita dal legale Nicola Bruno, che per tre interminabili anni si è battuta per riottenere le sue bambine.
E vi è riuscita martedì alle 13,30 italiane, 7,30 ore locali, quando l´ex marito è stato arrestato dall´Interpol su richiesta della procura generale di Torino, che aveva emesso un ordine di cattura internazionale. L´uomo si trovava in una città di montagna a 40 chilometri dalla capitale peruviana, nel distretto di Chaclacayo. Ora il quarantatreenne è detenuto in un carcere di San Jorge, a Lima, in attesa della richiesta di estradizione da parte italiana.
«È la prima volta che riusciamo ad arrestare all´estero un genitore per aver sottratto un minore - ha spiegato il procuratore generale di Torino, Marcello Maddalena - E questo è stato possibile sia perché si è configurato il reato di maltrattamenti, visto che il padre aveva impedito alle figlie di vedere e sentire la madre, provocando loro un´enorme sofferenza psicologica, ma anche perché ad agosto è stata varata la legge che prevede esplicitamente l´arresto per la sottrazione e il trattenimento di un minore all´estero».
In Perù la coppia, che si era sposata a Oulx nel 1996, era arrivata per ragioni di lavoro e affari nel 2003, quando le figlie avevano uno e tre anni. Due anni dopo il marito aveva regolarizzato la sua posizione nel paese sudamericano, mentre il resto della famiglia, di fatto diventata irregolari per la legge sull´immigrazione, era tornato in Italia. Un ritorno che era coinciso anche con la separazione dei due genitori. Il tribunale di Torino aveva disposto l´affidamento congiunto delle figlie: avrebbero trascorso l´anno con la madre in Italia, mentre avrebbero passato con il padre in Perù l´estate, da inizio luglio a fine agosto, oltre alle vacanze scolastiche invernali. Una disposizione che il padre ha disatteso alla prima occasione, sequestrando le figlie nell´agosto 2006.
Da allora, nonostante il profilo personale di Alberto M. fosse ben visibile su Facebook e dunque rintracciabile almeno sul web, per l´ex moglie era stato impossibile contattarlo: viaggi in Sudamerica, ore passate al telefono con le autorità locali, appelli disperati a ministeri e ambasciate non avevano prodotto risultati. Mai una telefonata in tre anni per sentire la voce delle figlie, mai una lettera o un´e-mail per sapere se stavano bene o come andava la scuola, mai un abbraccio, mai un bacio della buonanotte.
Un dolore enorme tanto per la madre che per le due bambine: una sofferenza tale che la procura generale di Torino è riuscita a configurare il reato di maltrattamenti in famiglia, che prevede l´arresto. Inoltre a luglio un altro contributo è arrivato dalla legge, varata pochi mesi fa, che introduce l´articolo 574 bis, nato proprio per fare fronte alle separazioni conflittuali che si concludono con un genitore che sequestra all´estero i figli. Così ad agosto è stato emesso il mandato internazionale, che martedì l´Interpol ha eseguito.
La madre, non appena appresa la notizia dell´arresto, si è recata in Perù dove finalmente ha potuto riabbracciare le sue piccole.
... peccato che se il reato di maltrattamenti in famiglia è compiuto da un tedesco, NESSUNO si muove? Perché? Perché ancora questa sudditanza nei confronti della Germania?????
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