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domenica 1 novembre 2009

Lettera Muscardini a Mantica.


Sen. Alfredo Mantica
Sottosegretario agli Affari Esteri
Piazzale della Farnesina, 1
00194 ROMA
Milano, 30 ottobre 2009


Caro Alfredo,
il tuo dicastero è certamente al corrente della vicenda che ha dolorosamente colpito la dott.ssa
Marinella Colombo, madre dei due bambini che l’8 maggio scorso sono stati prelevati in una scuola
milanese, all’insaputa della madre, e spediti immediatamente in Germania per ingiunzione dello
Jugendamt. Ad oggi, sei mesi dopo, la situazione non solo non si è risolta, ma si è addirittura
aggravata: ieri, 29 ottobre, dopo che l’avvocato del genitore tedesco, Dr. Dollinger, aveva dato il
consenso alla nonna materna di vedere i bambini, la signora li aspettava fuori da scuola. Giunto il
padre però, i bambini sono stati immediatamente trascinati in macchina dallo stesso e da uno
sconosciuto che, dopo aver spinto la nonna, l’ha poi lasciata esterrefatta sul piazzale. A causa dello
shock procurato dalla situazione la signora ha dovuto essere portata da un medico.
L’intera vicenda ha dell’incredibile ed è simile a tante altre che riguardano cittadini europei
separati dal coniuge tedesco che, tramite le Jugendamt, non potranno più avere contatti con i figli,
assegnati da questo Ente al genitore tedesco. In un rapporto della commissione per le petizioni
del Parlamento europeo viene riconosciuto che l’operato dello Jugendamt discrimina
abitualmente il coniuge non tedesco. Le procedure usate da questo ente sembrano violare
costantemente la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’Uomo e i principi
dell’UE che proclamano il rispetto del diritti fondamentali e dei diritti del fanciullo. Senza entrare
nel merito di questa complessa questione di diritto nazionale – ho dichiarato in una lettera scritta
oggi al presidente della Commissione europea Barroso – “ritengo che la vicenda abbia chiari
risvolti europei, proprio per il carattere discriminatorio esercitato, sulla base della nazionalità di
certe pratiche, dai funzionari dello Jugendamt. Il coniuge non tedesco è sempre discriminato a
seguito della separazione nell’ambito di matrimoni misti”.
Di fronte a questa deplorevole situazione, quali strumenti può usare l’Autorità italiana per
combattere la discriminazione denunciata e tutelare il genitore italiano discriminato ed i bambini?
Non ritieni opportuna una iniziativa del nostro Governo, anche a livello europeo, nel caso fossero
stati esperiti tutti i tentativi in sede bilaterale, per riequilibrare gli aspetti più negativi delle
disposizioni giuridiche relative all’esercizio della responsabilità genitoriale in Germania, rispetto ai
fondamenti giuridici europei, con particolare riguardo alla Convenzione europea per la
salvaguardia dei diritti umani? Non è possibile che nell’Unione europea vigano ancora procedure
che contrastano con i principi fondamentali, seminando dolore e stabilendo discriminazioni. Non è
possibile che nessuno risponda alle legittime richieste del genitore discriminato, come è il caso
della signora Colombo.
Mi rivolgo alla tua sensibilità, nella speranza che si prenda posizione e si valuti l’opportunità di
reagire anche in sede europea di fronte a simili aberrazioni.
Ti ringrazio e, in attesa di un cortese cenno di riscontro, Ti prego di gradire i miei miglior saluti.


On. Dott. Cristiana MUSCARDINI Vicepresidente della Commissione per il Commercio Estero



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