L'ebraico è una lingua appartenente al ramo semitico della grande famiglia afroasiatica. È inoltre la lingua della Bibbia, e solo per questa ragione meriterebbe di essere studiata al di fuori dei circoli dei filologi e dei teologi. Lingua dalle origini remotissime, le prime tracce dell'ebraico si trovano in antiche iscrizioni rinvenute dagli archeologi nella regione dell'odierna Palestina. In epoca classica rimase ancora come lingua del culto, allorché la lingua della Palestina era l'aramaico. Dopo la Diaspora degli Ebrei e la loro dispersione tra i gentili, per quasi due millenni l'ebraico postbiblico rimase relegato nelle sinagoghe, oppure usato come lingua letteraria nelle opere rabbiniche. Dopo la fondazione dello stato d'Israele, l'ebraico è tornato a nuova vita, caso quasi unico nella storia delle lingue, sviluppandosi nell'odierno neoebraico. Lingua semitica, dunque affine all'arabo, l'ebraico presenta tutte le principali caratteristiche di questo grande gruppo linguistico. Foneticamente, uno stop glottale, una serie di aspirate e faringali,varie consonanti faringalizzate. Dal punto di vista grammaticale predomina il triletterismo: ogni parola è caratterizzata da tre consonanti radicali, e declinazione e coniugazione sono affidate alle variazioni interne delle vocali. Assai simile all'arabo nel consonantismo, l'ebraico presenta però uno sviluppo mirabile del sistema vocalico.
Ogni lettera dell'Alef-Beit ebraico è un vettore d'energia e di luce divina, che agisce sulla consapevolezza umana in modo triplice: tramite la sua forma, nome, valore numerico. Infatti per la tradizione ebraica le lettere sono cariche di una energia trascendente che lega l'umanità alla ragione stessa del suo divenire escatologico.
Ogni lettera ebraica è un canale tramite il quale vengono riversati nel mondo correnti di purissima energia, che si differenziano a seconda dell'aspetto grafico, del suono, del significato del nome, e del valore numerico della lettera in questione.
Unico tra tutti gli alfabeti del mondo, quello ebraico riunisce in sé una serie di insegnamenti profondi e ineguagliabili, racchiusi nella triade: suono, forma, numero.
Ogni lettera dell'Alef-Beit è un mandala, una forma capace di guidare l'attenzione di chi medita su di essa verso il centro dell'Essere e della Coscienza, verso quello stato di riposo e di silenzio dal quale proviene l'illuminazione spirituale.
Lo studio dell'Alef-Beit ebraico è un esercizio altamente mistico, possibile a chiunque ricerchi con sincerità e umiltà lo sviluppo della sua parte spirituale, per giungere ad una maggior unione con la Sorgente di ogni bene.
La tradizione dice unanime che Dio ha creato il mondo servendosi delle ventidue lettere dell'Alef-Beit.
Tramite il loro studio possiamo ricreare in noi parte di quella novità, freschezza, bellezza e armonia che Dio ha contemplato.
Conoscere i valori delle lettere dell'alfabeto è conoscere l'essenza divina dell'universo fenomenico; e la struttura stesa dell'universo fenomenico ha riscontro puntuale nelle lettere dell'alfabeto, dalle e grazie alle quali si forma, dopotutto, ogni pensiero e quindi ogni consapevolezza umana.
Leonardo Lovari-Subito Verde http://subitoverde1.blogspot.com
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