Egr. signor Console Chiodi Cianfarani,
i bambini Colombo Ritter sono stati mandati in Germania, non solo accettando senza verifica i documenti prodotti dalle Autorità tedesche per chiederne il rimpatrio, non solo spezzando unilateralmente ed in gran segreto la mediazione in corso e di cui le Autorità erano al corrente, ma anche senza verificare il grave pregiudizio arrecato ai minori dall’allontanamento dalla mamma, genitore con cui hanno sempre vissuto e risultato, secondo il tribunale ed il perito tedesco, l’unico idoneo ad occuparsi di loro.
Come tutti i bambini bi nazionali, una volta rientrati in Germania, anche Leonardo & Nicolò non hanno più avuto nessun contatto con il genitore, la famiglia, la cultura non-tedesca.
Dal mese di giugno 2009 si è parlato di visita consolare ai miei bambini italiani, ma ad oggi 22 ottobre 2009 non ho ricevuto nessuna comunicazione, non so se questa visita abbia avuto luogo, quando ed in quali circostanze, o, se non ha avuto luogo, per quali motivi, con quale giustificazione è stata eventualmente rifiutata e da chi.
Dato il tempo ormai trascorso, mi permetto di attende una risposta particolarmente celere, certa che le Autorità italiane si stanno già impegnando nella rapida risoluzione di questa scandalosa vicenda, così come attendo chiarimenti circa l’inserimento della mia persona nelle liste dell’Interpol, misura dapprima “preventiva”, ora finalizzata a non permettermi di viaggiare in nessun paese europeo.
Allego uno schema di questa “libera circolazione degli europei” gestita dalla Repubblica Federale Tedesca.
Ringraziando porgo
Distinti saluti
D.ssa M. Colombo
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