Caso Colombo, il Ceed: "Ma Laura Garavini protegge gli interessi tedeschi o quelli dell'Italia?"
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Dopo le dichiarazioni di Laura Garavini, parlamentare del Pd residente in Germania, a Italiachiamaitalia.com ('Rivoglio i miei figli', Garavini (Pd) a Italia chiama Italia: "Il fatto grave è la mancata risposta alle interrogazioni parlamentari"), il CEED (Conseil Européen des Enfants du Divorce) risponde a Garavini, in particolare a queste sue parole:
"Il verificarsi di alcuni casi, anche se dolorosi, non può costituire fondato motivo per criminalizzare l’operato dello Jugendamt che, in Germania, si impegna ogni giorno per garantire i diritti dei minori e il sostegno economico dei nuclei familiari provenienti dagli strati sociali meno abbienti”. Così Garavini risponde alla nostra Barbara Laurenzi, che le aveva chiesto: "Onorevole Garavini, lei che conosce più di altri colleghi la realtà tedesca, cosa pensa del caso di Marinella Colombo? È vero quanto emerge sull’operato dello Jugendamt?".
Ed ecco qui di seguito il testo della nota del Ceed diretta a Laura Garavini:
On. Garavini, poiché Lei ben conosce la realtà tedesca, La esortiamo a spiegare ai suoi elettori e soprattutto ai suoi connazionali residenti in Germania, qual è il ruolo dello Jugendamt, come si concretizza, quando esattamente questa istituzione è stata strutturata, a quale Ministero risponde e chi ne controlla l’operato.
Per completezza e correttezza d’informazione dobbiamo comunque rendere noto che quanto riportato dall’articolo citato assomiglia pericolosamente alle dichiarazioni dello Jugendamt tedesco, del precedente presidente al Parlamento Europeo, Pöttering e dei suoi colleghi tedeschi che cercano ancora di dissimulare la funzione di questo Staatliches Wächeramt (“Ufficio di controllo statale”, come si legge sul sito dello Jugendamt stesso) agli occhi della Comunità Europea ed internazionale. Anche loro si nascondono dietro la dichiarazione “es handelt sich um einen bedauerlichen Einzelfall” (si tratta di uno spiacevole caso isolato). Purtroppo di questi casi isolati il Parlamento europeo ne ha già registrati centinaia e si tratta solo di quelli che si sono rivolti all’Europa, ovviamente sono molti di più.
Concludo facendole sapere che i suoi concittadini vittime dello Jugendamt con cui siamo in contatto, sono linguisti, fotografi, ingegneri, cardio-chirurghi, odontoiatri, tecnici del suono, informatici, ecc…. e si sono sentiti profondamente offesi dall’essere stati da Lei assimilati a genitori incapaci di garantire i diritti dei minori e bisognosi si sostegno economico perché appartenenti agli strati sociali meno abbienti.
Le rivolgo pertanto pubblicamente il mio invito ad un incontro personale che spero vorrà confermare scrivendo all’indirizzo ceedeuropa@gmail.com
In attesa di riscontro, La saluto cordialmente
Olivier Karrer
CEED Europa
Italia chiama Italia
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